Il biologo indonesiano Kevin Kumala, dopo diversi anni di studi negli Stati Uniti, è tornato nella sua terra Bali dove ha ritrovato un paesaggio completamente diverso rispetto a quello paradisiaco che ricordava; l’inquinamento aveva raggiunto le spiagge del suo villaggio. Per questo Kumala ha deciso di applicare le conoscenze apprese all’università per inventare un sacchetto che sostituisse quelli tradizionali creati con il petrolio, con un sacchetto biodegradabile. La sua invenzione si chiama
‘I am not plastic’ ed è una busta compostabile che si consuma nel giro di 100 giorni. Ma la novità è che i sacchetti di questo materiale sono realizzati con la manioca, una pianta indonesiana che cresce in grandi quantità che oltre ad essere di origine naturale, a contatto con l’acqua si trasforma in cibo per gli animali.
La produzione di questo nuovo composto ecologico avviene nella prima fabbrica ecologica dell’isola di Java che produce anche altri imballaggi e prodotti usa e getta come cannucce, bicchieri o vaschette con materiali naturali come mais, zucchero di canna, soia e girasole che al termine dell’utilizzo diventano concime.
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Fonte: I am not plastic – 20 novembre 2019
Volonwrite per Mezzopieno
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