Se ne discuteva da tanto tempo e alcuni ipotizzavano che l’uso dei telefoni cellulari potesse con il tempo causare tumori al cervello.
Uno studio avviato nel 1982 in Australia dimostra scientificamente e con un significativo campione statistico che gli apparecchi mobili non hanno nessuna connessione con l’insorgere di cancro o neoplasie di alcun genere. La ricerca condotta su 16.800 casi di cancro cerebrale per 35 anni ha escluso ogni legame fra l’uso di apparecchi di telefonia mobile o la vicinanza con antenne o ripetitori e l’incidenza dei tumori al cervello. Lo studio condotto dall’Australian Radiation and Nuclear Safety Agency in collaborazione con un gruppo di Università australiane e pubblicato sulla rivista BMJ Open, ha dimostrato che “I tassi di tumori cerebrali sono rimasti piuttosto stabili nei decenni e non sono aumentati tipi specifici di tumori cerebrali”.
La ricerca evidenzia inoltre che “Non vi sono stati aumenti in alcun tipo di tumore, inclusi il glioma e il glioblastoma, durante il periodo di uso dei cellulari dal 2003 al 2013 e non vi è stato aumento di tumori del lobo temporale, la posizione più esposta, durante il periodo di utilizzo di telefoni mobili”. Secondo i dati raccolti dallo studio pluridecennale – il primo con una valenza scientifica così significativa – la quantità di radiazioni emesse dai telefoni cellulari rimane così bassa da non raggiungere il cervello e da non rappresentare un pericolo per gli esseri umani.
Fonte: BMJ Open Journal – 8 dicembre 2018
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