per la campagna per la Parità di Informazione Positiva #mezzopieno
Giornalista, autrice, conduttrice. Ha lavorato per Il Messaggero, Il Giornale ed è co-fondatrice di Starthink Magazine una testata con la missione di dar voce alle storie di eccellenza, avvenimenti, manifestazioni e iniziative che meglio rappresentano il made in Italy, lo spirito imprenditoriale, l’innovazione e le migliori espressioni che caratterizzano il mondo.
Qual è per lei il ruolo dell’informazione sul benessere della società?
“Sapere è Potere”, diceva Francis Bacon. L’informazione, in questo senso, ha una grande responsabilità. Essere consapevoli di ciò che accade, conoscere le questioni aperte della società in cui si vive e il modo in cui queste vengono affrontate, vuol dire conoscere l’ambito in cui ci si muove. Sapere che esistono nuovi mezzi (scientifici, tecnologici, comportamentali) per affrontare quelle stesse questioni significa avere l’opportunità di usare quei
mezzi per riscrivere la propria vita e, a volte, anche quella degli altri. Allora i “problemi” diventano “sfide”, e la differenza è sostanziale.
Cos’è per lei una buona notizia?
Una sfida vinta a beneficio della società: nuove opportunità, soluzioni che possano rendere la vita più facile, o più piacevole, progetti andati a buon fine che possano rispondere a determinati bisogni delle persone.
Può il giornalismo rappresentare uno strumento per aumentare la fiducia e ridurre la conflittualità?
Il giornalismo è uno strumento potente e delicato; bisogna esserne consapevoli ed esercitarlo con rispetto e giudizio. Personalmente, accanto ai problemi, mi piace presentare le possibilità. Mostrare strade percorribili più che muri inespugnabili. La conflittualità si riduce se si scopre che interessi diversi possono incontrarsi lungo strade nuove e alternative e che anche da idee opposte, attraverso un confronto costruttivo ed una analisi delle diverse esigenze, può nascere una soluzione che porti un beneficio a tutte le parti in causa.
Qual è il suo contributo per una buona informazione?
Ho il grande piacere di coordinare la redazione di Starthink Magazine, testata giornalistica del gruppo Starthink S.r.l. (www.starthink.it) di cui sono anche co-fondatrice. Il nostro motto è: “Provochiamo il Talento per Creare Valore”. Come Starthink abbiamo una visione precisa ed ambiziosa: realizzare uno spazio di contaminazione spontanea dove l’intuizione incontri l’opportunità. Siamo sempre alla ricerca di giovani che credono nel futuro e
che con i loro articoli possano raccontare i progressi in campo scientifico, tecnologico, medico, ma anche della moda, del mercato, dei nuovi modi di vivere i social e la condivisione, suscitando e allo stesso tempo acquisendo idee, spunti creativi e fiducia nelle proprie possibilità, perché un giorno possano realizzare loro stessi nuovi progetti con l’aiuto della nostra Starthink Srl.
Su Starthink Magazine trovano spazio numerose idee portate avanti da giovani innovatori italiani, ma non solo: su www.starthinkmagazine.it e sulle nostre pagine social è possibile trovare bandi, eventi di settore, occasioni di
confronto e momenti dedicati alla formazione gratuita. Ci piace dare risalto a quello che funziona. C’è tanto di buono nel campo Innovazione: i progetti presentati da Starthink Magazine sono tutti dei passi avanti, sono tutte “soluzioni”; dietro a questi progetti ci sono dei giovani che hanno pensato in grande e degli investitori che hanno creduto nelle loro idee; parlandone, raccontando le loro storie, speriamo di ispirare i nostri lettori e di incoraggiarli a seguire i propri sogni nonostante le difficoltà, fornendo loro spunti di riflessione, creando occasioni di contatto con altri professionisti, incubatori e business angel, dando loro gli strumenti necessari per trasformare le idee in progetti. A breve saranno disponibili anche dei podcast con tutorial, guide e consigli per chi voglia creare o investire in start-up.
Cosa vuol dire per lei vedere il bicchiere mezzo pieno?
Concentrarsi sulla soluzione piuttosto che sul problema. Vedere il bicchiere mezzo pieno non vuol dire fingere che vada tutto bene, vuol dire non limitarsi a mettere in evidenza solo i problemi: il rischio è finire per credere che siano insormontabili. Mostrare anche le strade imboccate per superarli predispone invece ad un atteggiamento più positivo e propositivo, aprendo alla possibilità di trovare nuove soluzioni, magari più efficaci.
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